testimonianze

ANGELO FABRI
Albano
Non ho vissuto in prima persona questo evento, perché ancora non ero nato. Però sentivo da bambino mia
nonna, Bianchi Bice, che lo raccontava sempre in famiglia avendo perso due sorelle e un nipotino di sei mesi
in questo tragico bombardamento.
Con questa mia poesia ho voluto ricordare quel tragico febbraio 1944.
10 FEBBRAIO 1944
Me lo ricordo
Comme fosse ieri
Quer dieci de febbraio
Der quarantaquattro
Sfollati drento, le Ville Pontificie.
Ner cielo
Er sono de ’na sirena
Se perdeva
’n’ rombo de morte
Era quello de ’n aeroplano.
Mi madre, me se strigne ar petto
Pe’ famme da riparo
Io ero pe quanto ’n frugoletto
Er battito de quer core
Nun l’ho più sentito.
Quer dieci de febbraio
Sè azzittito
Er silenzio
Fu rotto dar pianto
E dalla disperazione
Da chi rimase testimone
De quell’azione.
Ner tempo
Pe’ ricordasse de ’sto giorno
Sopra ar bianco marmo
Cianno scritto
“A ricordo la popolazione”.